La prima sfida in comune riguarda la “porta” digitale della biblioteca, ossia il sito web. Gli studenti hanno molte aspettative rispetto all’esperienza di utilizzo e il sito web della biblioteca deve essere all’altezza. Elementi come il design reattivo, un box di ricerca visibile e semplice, percorsi chiari per la ricerca di contenuti come database ed e-book, un layout intuitivo, li aiuterà ad iniziare la ricerca con il piede giusto. Da parte della biblioteca, invece, la difficoltà si centra sullo sviluppo e manutenzione del sito web, che deve essere facile da usare e permettere una corretta integrazione con le altre piattaforme della biblioteca, come ILS o Discovery.

Un’altra sfida frequente tra le biblioteche accademiche riguarda l’autenticazione. Per gli utenti ciò che conta maggiormente è l’accesso alle risorse e ai servizi della biblioteca. Ma la richiesta di autenticazioni multiple può trasformarsi in un ostacolo fastidioso. Inoltre, le abitudini degli utenti stanno cambiando: il numero di studenti da remoto è in aumento, ciò significa che per accedere alle risorse non utilizzano la rete, sicura, dell’istituzione. Dall’altro lato, questo tipo di accesso “off-site” richiede che il personale della biblioteca abbia una conoscenza tecnica più approfondita per rispondere alle esigenze di informazione degli studenti da remoto.

La ricerca e l’accesso dei contenuti è un’altra sfida per le biblioteche. Gli studenti universitari sono molto influenzati dai motori di ricerca basati sul web, pertanto le loro competenze informatiche sono compromesse. Per l’utente della biblioteca, la piattaforma Discovery non solo deve anticipare le sue intenzioni (come tutti i motori di ricerca basati sul web), ma deve anche fornire i risultati più rilevanti organizzati in modo intuitivo. Inoltre, minore è il numero di click da dover effettuare per raggiungere il contenuto, migliore è l’esperienza utente. La biblioteca, invece, necessita una piattaforma Discovery che fornisca informazioni sull’utilizzo e che fornisca un’esperienza ottimale ai contenuti. Senza la libertà di controllo e adattamento in base all’utilizzo e all’interazione con gli studenti, il personale sarà alla mercé della piattaforma Discovery.

Infine, il full text. Gli utenti desiderano accedere ai contenuti in full text nel minor numero di click possibile. Qualsiasi interferenza o restrizione al full text si tradurrà in un utente frustrato che cercherà altre vie di accesso. La biblioteca, che gestisce i full text, desidera attivare funzionalità solide - tra cui una knowledge base, strumenti holding management, un servizio di ricerca di pubblicazioni recenti, così come un link resolver funzionale per aiutare gli utenti a trovare il testo completo nel modo più semplice possibile.

Queste quattro sfide, prese insieme, possono sembrare travolgenti, ma c’è un modo per affrontarle in maniera efficace. Scarica la nostra guida gratuita per scoprire i suggerimenti e le soluzioni a queste quattro sfide comuni alle biblioteche.