L’Università degli studi di Palermo, per le sue dimensioni, possiede una vera e propria rete di biblioteche, raggruppate in 5 poli (Polo bibliotecario di medicina, Giuridico economico sociale, Scienze di base ed applicate, Scienze umane e Politecnico) coordinati dal Sistema bibliotecario e Archivio storico di Ateneo. Ogni biblioteca, in base al proprio ambito disciplinare, assicura a studenti e docenti servizi e risorse bibliografiche per lo studio, la ricerca scientifica e la didattica.

Nel corso degli anni il Sistema bibliotecario si è affidato a diversi strumenti di Discovery per poi decidere di acquisire EBSCO Discovery Service, la piattaforma di ricerca che permette agli utenti di cercare nella collezione della biblioteca utilizzando un’unica search box.

SFIDA:

In passato il Sistema bibliotecario ha avuto differenti strumenti di Discovery che hanno però presentato sempre dei limiti. Antonella Foto, responsabile del settore biblioteca digitale e sistemi di gestione delle biblioteche, spiega “non eravamo particolarmente soddisfatti della resa dei precedenti strumenti di Discovery. L’indicizzazione andava perfezionata poiché i risultati non riuscivano a rispondere alle alte aspettative di pertinenza. Inoltre, i tempi legati al supporto e all’assistenza erano sempre molto lunghi e questo aveva conseguenze negative sull’utilizzo. Ad esempio, un’incongruenza nella lista dei risultati mai risolta ha causato un abbandono dell’utilizzo della piattaforma, a favore di quelle specifiche.”

Per questi e altri motivi, a cavallo tra il 2016 e il 2017 il Sistema bibliotecario ha attuato un’indagine di mercato e indetto una gara per trovare il prodotto più adatto alle loro esigenze. Tra i prerequisiti tecnici sono stati richiesti un indice centrale, l’integrazione del catalogo delle biblioteche e dell’institutional Repository dell’Ateneo, link resolver, uno strumento di consolidamento delle statistiche d’uso (COUNTER e non, con servizio di caricamento dati) e accesso alle statistiche di utilizzo del discovery.

SOLUZIONE:

Dopo un approfondito trial, a inizio 2017 il Sistema bibliotecario ha acquisito EBSCO Discovery Service (EDS), perché ha saputo rispondere al meglio alle richieste presentate in sede di gara. Il Sistema bibliotecario ora utilizza la pagina di ricerca EDS come un unico punto di ingresso per gli studenti, chiamato UniPa Discovery Service. La home page dispone di un menù con link diretti al portale delle biblioteche, tre sezioni dinamiche dedicate a News/Eventi, Avvisi, Trial, oltre ad un servizio chat “Chiedi al bibliotecario – Ask a librarian” che è stato integrato nel Discovery.

“Tra le caratteristiche che hanno portato a preferire EDS – spiega Antonella Foto - ricordiamo l’interfaccia familiare, risultati di ricerca chiari e l’alto livello di personalizzazione. La personalizzazione è per noi fondamentale perché consente di mettere in risalto determinate risorse e decidere i criteri di ranking. Sono innumerevoli gli esempi di personalizzazione e brandizzazione effettuati su EDS.”

Il processo di personalizzazione è iniziato con la configurazione del box di ricerca all’interno della home page del Portale delle biblioteche; in seguito sono state create delle applicazioni ad hoc, custom link, profili specifici suddivisi per argomenti, widget per le risorse non indicizzate in EDS e le etichette sono state adattate alle esigenze dell’utenza per aumentare la chiarezza dei risultati e semplificare la ricerca. “Per arrivare all’attuale piattaforma semplice ed intuitiva abbiamo fatto svariate prove in modo da poter identificare, ad esempio, le parole più pertinenti per le etichette” ricorda Romina D’Antoni, bibliotecaria presso l’Università degli Studi di Palermo.

“L’implementazione e la manutenzione di EDS richiedono un’attenzione costante dal momento che le possibilità di personalizzazione e le modalità di ricerca sono svariate; oltre ad un periodico controllo dell’indicizzazione e della configurazione delle risorse” spiega Antonella Foto – “ad esempio, ultimamente abbiamo avuto un picco di utilizzo grazie alla nuova applicazione “App Biblioteca in tasca” che dispone di una sezione dedicata ad EDS.”

COMUNICAZIONE E TRAINING:

Il Sistema bibliotecario ha adottato ufficialmente EDS ad aprile 2017 e ha promosso il nuovo strumento tramite canali istituzionali, e-mail e social network. Inoltre, sono stati organizzati numerosi incontri informativi sull’utilizzo e sul funzionamento del Discovery destinati ai bibliotecari, per fornire le informazioni necessarie per una più efficace promozione agli utenti finali. Le biblioteche si sono dotate, inoltre, di strumenti per la promozione delle collezioni ricercabili indi EDS: una guida online e interattiva per gli utenti; poster e locandine all’interno della biblioteca; QR code sugli scaffali che rimandano ai contenuti del Discovery.

“Abbiamo riscontrato che gli utenti che effettuano le ricerche su EDS hanno alcune difficoltà nell’interpretazione dei dati ottenuti, spesso dovute alla sovrabbondanza di contenuti e al mancato utilizzo dei filtri disponibili. In futuro, vorremmo svolgere uno Usability Test per conoscere nel dettaglio le abitudini di utilizzo, allo scopo di migliorare e personalizzare il servizio adattandolo alle esigenze della comunità accademica” conclude Romina D’Antoni.

 

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