Il processo decisionale condiviso prevede che i medici suddividano i processi complessi in step più semplici, per aiutare i pazienti a comprendere le loro opzioni cliniche. In questo post, Glyn Elwyn, MD, MSc, FRCGP, PhD del Dartmouth College e fondatore di Option Grid spiega il three talk model del processo decisionale condiviso.
Alcune culture non prevedono parole per esprimere importi superiori al numero tre o, meglio, non sentono il bisogno di complicare ulteriormente le cose: il concetto di tre è sufficiente, facile da ricordare e comprendere.
Vale lo stesso per il processo decisionale condiviso con i pazienti. Il three talk model del processo decisionale condiviso è un modello utilizzato per semplificare un quadro concettuale più complesso. Tutti noi abbiamo bisogno di suddividere processi complessi in concetti più semplici quando ci approcciamo a qualcosa di nuovo. Man mano che si acquisiscono informazioni, si aggiungono poi sfumature, interpretazioni e approfondimenti. Ma prima, abbiamo bisogno di costruire le basi.
Il three talk model per un processo decisionale condiviso
- Team Talk; In primo luogo, occorre fare il discorso “team talk”, ossia, rassicurare il paziente che insieme siete una squadra e, collaborando, prenderete la decisione migliore.
- Option Talk; Il secondo step è l’”Option Talk”, dove, utilizzando le informazioni migliori disponibili, si illustrano le opzioni cliniche da confrontare e discutere. Questa è la parte di riflessione, dove è necessario comunicare rischi, benefici e compromessi in modo che il paziente possa comprenderli facilmente.
- Decision Talk; infine, si passa al “Decision Talk”, in cui, come medico, chiedi l’opinione del paziente a proposito delle informazioni condivise. In questo momento occorre mettere in primo piano quello che è più importante per il paziente, e arrivare alla decisione che meglio si adatti alle sue priorità e alla specifica situazione.
Squadra, opzioni e decisione, queste sono le componenti del three talk model del processo decisionale condiviso.