Quando sei entrato in EBSCO?
Dopo aver conseguito studi tecnici come perito meccanico con specializzazione informatica, ho avuto diverse esperienze professionali in realtà imprenditoriali private e multinazionali. Nel 2001 sono entrato in EBSCO con il ruolo di Network administrator, a fianco di una figura che si occupa del software. Nel 2003 sono diventato responsabile rete e tecnico informatico per poi prendere il ruolo che ricopro tutt’oggi: IT & Service Manager Italy, Turkey, Greece, Israel.
Di cosa ti occupi in EBSCO?
Mi occupo di fornire un ambiente IT efficace in cui i dipendenti EBSCO possano lavorare in modo sicuro ed efficiente. Faccio parte del team “Help Desk IT”, che fornisce un supporto reattivo per tutte le esigenze, domande e problemi IT. Lavoriamo anche in modo proattivo per testare e aggiornare le tecnologie più recenti e, ove possibile, per anticipare sfide o requisiti. Forniamo hardware e apparecchiature periferiche di qualità e siamo un punto di riferimento per le politiche e le best practice IT aziendali.
Il team di cui faccio parte supporta le regioni EMEA e APAC ed è composto da 9 persone. Fino a qualche anno fa ogni ufficio aveva un proprio programma per la fatturazione. Nel 2014 abbiamo adottato la fatturazione elettronica, è stato un grosso cambiamento che ha modificato il nostro modo di lavorare, da allora stiamo lavorando sempre più in sintonia su programmi a livello europeo, così da semplificare i processi. Il business core è sempre in America, ma il team EMEA e APAC lavora per soddisfare le esigenze locali per stare al passo con il mondo dell’editoria che è in costante evoluzione.
Quali sono gli aspetti che ti piacciono di più del tuo lavoro?
Mi piace avere la certezza di non star facendo un lavoro preconfezionato, il mio scopo quotidiano è aiutare i clienti interni, ma allo stesso tempo devo sempre essere pronto alle novità in arrivo, per questo dedico tempo alla formazione, all’aggiornamento e al confronto con i colleghi per discutere le novità.
Inoltre, apprezzo molto il fatto di far parte di un team internazionale e l’interscambio culturale che ne deriva. Prima della pandemia, ogni anno facevamo un sales meeting a livello mondiale, è fantastico poter interagire con persone di diverse culture e religioni.
Come è cambiato il tuo lavoro negli ultimi anni? Come pensi che evolverà in futuro?
Lo Smart working ha dato nuova energia al nostro lavoro permettendoci di fornire soluzioni efficaci e innovative per affrontare le sfide che stavamo vivendo. Non abbiamo avuto difficoltà ad introdurre lo smart working per tutti perché possedevamo già la competenza tecnica per trasformare una postazione fisica in remota, utilizzavamo già prodotti all’avanguardia, per esempio per VPN e CRM. Il CRM sul web era volutamente chiuso per assicurarci la protezione dei dati. L’unica difficoltà è stata reperire i materiali durante la pandemia. È stata una bella prova di collaborazione e flessibilità!
Per quanto riguarda il futuro, una cosa è certa: il settore IT è in costante evoluzione per cui ritengo che sarà sempre fonte di soddisfazioni professionali. Così come il settore, anche EBSCO è in costante cambiamento, riserva sempre delle belle sorprese! EBSCO è pronto ad accogliere le novità del mercato e spinge molto sulla formazione di ogni singolo individuo.
Quali sono i tuoi hobby?
Mi piace molto leggere, il mio motto è “se non leggi non sopravvivi”. Leggere vuol dire andare a cercare l’informazione, leggere vuol dire darsi il tempo per capire. Per il nostro ruolo, occorre saper leggere e spiegare la comunicazione in modo tale che sia comprensibile per il cliente interno. Qualsiasi persona che legge deve essere in grado di fare quello che viene richiesto senza farsi domande.
Inoltre, dal 2017 ballo Lindy hop. Ho scoperto questo ballo per caso durante una serata passata con amici al Jazz Club di Torino. Spinto dalla curiosità ho iniziato a prendere delle lezioni con mia moglie e… non abbiamo più smesso! In questi anni abbiamo avuto la possibilità di conoscere molte persone che ci hanno arricchito personalmente, il Lindy hop è un ballo inclusivo che aggrega, aperto a tutti senza limiti di età, provare per credere!
Per concludere, vuoi condividere un consiglio professionale?
Non avere paura del cambiamento. Per chi come me fa questo lavoro, deve essere predisposto al cambiamento. È ovvio che il cambiamento lascia uno stato di inquietudine, ansia, ma accettare il cambiamento con curiosità, rende tutto più facile.