L’Università di Milano - Bicocca, con 35.000 studenti, 786 tecnici amministrativi, 1.300 docenti e assegnisti, festeggia quest’anno il ventennale della fondazione. In questi due decenni il Campus si è sviluppato velocemente con aule, laboratori, residenze, diventando tutt’uno con il quartiere e rendendosi protagonista della trasformazione post-industriale dell’intera zona. Ad oggi conta ventuno edifici localizzati nel quartiere Bicocca ad eccezione della sede della scuola di Medicina e Chirurgia che si trova a Monza nei pressi dell’Ospedale San Gerardo.

La Biblioteca è una struttura centralizzata ed è articolata in quattro sedi: Sede Centrale, Sede di Scienze, Sede di Medicina e Polo di Biblioteca Digitale. Quest’ultima è all’interno di una villa del 1700 ed è la prima digital library, una biblioteca fisica dedicata all’uso di risorse elettroniche; non ci sono libri di carta ma solo e-books, e-journals e banche dati consultabili e sfogliabili da computer e tablet. Questo investimento sul digitale è stato spinto fin dall’inizio dal direttore e si riflette chiaramente sulla suddivisione del budget, destinato in gran parte all’acquisizione di risorse elettroniche. La Biblioteca, oltre ad offrire una vasta gamma di e-book tramite la EBSCO eBook Academic Collection ed acquisti di singoli testi in accesso perpetuo, mette a disposizione volumi cartacei, libri antichi, riviste, abbonamenti, ed offre un centinaio di banche dati, tra cui CINAHL with Full Text e Business Source Complete. Da maggio 2017 la ricerca delle risorse, inoltre, è più semplice, intuitiva e può essere effettuata tramite un’unica piattaforma: “Curiosone”, realizzata con EBSCO Discovery Service (EDS).

EBSCO DISCOVERY SERVICE

Prima di Curiosone la biblioteca utilizzava un motore di metaricerca: “Era un metodo diventato obsoleto, sia nella grafica sia nella tipologia di ricerca, che non permetteva di ricercare tutte le risorse disponibili tramite un’unica query”, spiega Annalisa Bardelli, Bibliotecaria dell’università di Milano – Bicocca. “Alla fine del 2013 abbiamo fatto un investimento notevole sugli eBooks rivolgendoci a diversi provider e avevamo bisogno di valorizzarlo al massimo. Grazie ad EBSCO Discovery Service tutto è a portata di mano in un unico luogo e la ricerca è molto semplice. Cosa non possibile con il motore di metaricerca, che avrebbe obbligato la ricerca in 16 piattaforme diverse” spiega Francesca Verga, responsabile dell’Ufficio servizi Biblioteca Digitale.

La selezione di un discovery è partita nel 2015 con i primi contatti con Silvia Canavesio, Regional Sales Manager EBSCO, che, dopo un’approfondita presentazione del prodotto, ha messo a disposizione un trial semestrale, dalla primavera del 2016. “Abbiamo formato un gruppo di lavoro composto da 7 persone con diversi ruoli all’interno della biblioteca: IT, ufficio acquisti, catalogazione e gestione delle risorse elettroniche – continua Annalisa – Dopo i sei mesi di prove e test, prima con i colleghi bibliotecari e poi con gli utenti, abbiamo fatto la nostra scelta e iniziato a personalizzare EBSCO Discovery Service. Così è nato Curiosone grazie al sostegno degli specialisti EBSCO: Andrea Marchitelli, Library Services Engineer e Alisia Poggio, Engagement Manager. “La personalizzazione più grande è stata l’integrazione di EBSCO Discovery Service con ALEPH. Attraverso l’uso delle API di ALEPH riusciamo a dare le informazioni in tempo reale sulla disponibilità delle copie. Inoltre, abbiamo reimpostato la pertinenza dei risultati di ricerca per dare maggiore rilievo ai dati provenienti dal catalogo. In questo modo abbiamo dato il giusto peso ai soggetti rispetto ai titoli” spiega Luigi Messina, Staff IT Biblioteca dell’Università di Milano – Bicocca.

L’Ateneo ha lanciato ufficialmente Curiosone da maggio 2017, “Dopo aver valutato diversi nomi, abbiamo optato per Curiosone, alla cui base c’è il concetto di Curiosity-Driven Science, cioè l’idea che scoperte scientifiche importanti possano nascere da una ricerca guidata principalmente dalla curiosità di capire e spiegare il mondo che ci circonda e noi stessi (in antitesi a una ricerca issue-driven, che ha l’obiettivo di risolvere uno specifico problema; in altri termini ricerca di base e ricerca applicata)” spiega Annalisa. “Al momento del lancio di Curiosone abbiamo informato gli utenti con email ad hoc, locandine, articoli sul sito internet e un cartone animato pubblicitario Curiosone – 5 motivi per cui non puoi farne a meno. Inoltre abbiamo promosso i training EBSCO tra i nostri docenti e sviluppato tutorial personalizzati in italiano - continua Francesca - Siamo molto soddisfatti della scelta perché EBSCO Discovery Service è un prodotto che abbiamo potuto personalizzare quasi su misura e le modifiche sono state possibili anche dopo l’installazione. Abbiamo avuto molti apprezzamenti, soprattutto per l’impostazione grafica del nuovo catalogo che è intuitivo e chiaro. Abbiamo anche notato un notevole aumento del numero di ricerche rispetto allo scorso anno grazie al discovery.”